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Tutto pronto per “Pontorme in Festa 2015”

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 Si riapre la stagione delle iniziative culturali ad Empoli: è l’ottava edizione di Pontorme in Festa. Il ricco programma parla tanti linguaggi e si rivolge a molti tipi di persone. Sono numerosissime le attività nel borgo: dal cencio d’oro, che sarà assegnato giovedì 3 settembre, fino al weekend.

Alla conferenza stampa di presentazione dell’evento di questa mattina, martedì 1 settembre, nel Comune di Empoli hanno partecipato il sindaco Brenda Barnini, l’assessore alle cultura, Eleonora Caponi, il presidente dell’associazione ‘Borgo Pontormese’ Paolo Laschetti, a coordinatrice del corteo storico, Nila Paoloni, il professor Leonardo Terreni, la storica dell’arte Cristina Gelli, un membro del gruppo culturale, Belinda Bitossi, e l’addetto stampa dell’associazione Alessandro Freschi.

Eleonora Caponi, assessore alla cultura: “Tra l’associazione e l’amministrazione comunale la collaborazione è stata continua – ha detto Eleonora Caponi, l’assessore alla cultura del Comune di Empoli – ogni anno la manifestazione è stata arricchita con nuove idee e nuovi spunti”.

Pontorme per tanti empolesi è un luogo di transito e questa è l’occasione per conoscere meglio questo spicchio della città – ha proseguito la Caponi – Grazie al Beat Festival è stato scoperto in tutta la sua ricchezza il Parco di Serravalle, con questa festa si può scoprire il borgo di Pontorme, e la settimana successiva grazie a Nottissima si potrà invece vivere il centro”.

Un programma che cerca di conciliare storia e tradizione con cultura e spettacolo, come ha precisato Paolo Laschetti, presidente associazione Borgo Pontormese: “Mettere insieme tutto questo è difficile: si rischia di tralasciare qualcosa, a dispetto di qualcos’altro. Abbiamo cercato di fare un programma che racchiude tutte queste tradizioni”.

Le risorse economiche sono ancora meno e quindi per allestire queste festa, con questo programma, abbiamo fatto i cosiddetti salti mortali – prosegue Laschetti – Parte del ricavato della nostra attività dovrebbe andare in beneficenza: dico dovrebbe perché abbiamo una rosa di associazioni a cui vogliamo dare il nostro contributo, anche se ancora dobbiamo decidere. Cencio d’oro a Sammontana”.

L’occasione della festa di Pontorme è anche un’occasione per riaprire la casa del Pontormo: al piano terra dell’abitazione si terrà un concerto dove suonerà il violoncello giovane ragazza laureatasi al conservatorio di Genova.Al piano superiore invece – spiega la storica dell’arte Cristina Gelli – dove è conservata una tavola cinquecentesca del Pontormo, ho pensato di voler parlare di Jacopo e del suo lascito nel ‘500. Le stanze sono piccole, sarebbe opportuno prenotarsi per visitare la casa del Pontormo”.

Durante l’evento sarà presentata per la prima volta una replica molto fedele dell’abito da studioso di Alessandro Marchetti, grazie anche all’aiuto degli studenti del Checchi di Fucecchio: il vestito sarà mostrato nel borgo durante la festa. Marchetti è il primo traduttore in italiano del ‘De rerum naturae’ dell’autore latino Lucrezio, pubblicati a Londra nel 1717.

Cultura, ma non solo: anche la storia sarà protagonista dell’evento grazie a Leonardo Terreni: “Piccoli frammenti archeologici saranno messi in mostra nel borgo: sono arrivati tutti i permessi e le ufficialità dal ministero proprio in questi giorni – prosegue Terreni – Vogliamo lanciare un’immagine di Pontorme come grande centro di produzione del passato e non parte marginale della città. Questo anche per cercare di far apprezzare ancora di più ai Pontormesi i loro territorio”.

Questi due giorni sono il frutto di un lavoro che dura un anno interno – ha voluto sottolineare il sindaco di Empoli, Brenda Barnini – Si condensano tutta una serie di aspetti: c’è la storia, c’è la ricerca delle radici della comunità e dei personaggi che ne hanno fatto grande il passato. Oltre alla cultura anche il civismo: prendersi cura del territorio a cui siamo legati e degli altri – ha precisato la Barnini – Sarà per questo consegnata una targa a Salvatore Tortorici, un pontormese che da sempre si preoccupa di mantenere curata una parte del nostro territorio”.

L’associazione del Borgo Pontormese e la festa stessa hanno ottenuto proprio quest’anno il riconoscimento dalla Regione Toscana come rievocazione storica.

L’ottava edizione è quella della maturità: siamo diventati grandi!”, ha concluso il sindaco Barnini.

PROGRAMMA

Dopo l’anteprima rullo di tamburi: si entra nel vivo della festa.

Sabato 5 settembre alle 11, nella Compagnia della chiesa parrocchiale inaugurazione della mostra intitolata ‘Pontorme: i rinvenimenti archeologici’ a cura della associazione Archeologica Medio Vald’Arno. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 27 settembre. Alle 16 si apriranno le ‘porte’ dell’antico Borgo di Pontorme. Alle 17 sarà celebrata la messa vespertina; alle 18 al suono dell’antica campana di Pontorme inizierà la sfilata storica con i figuranti vestiti con costumi medievali, con spettacolo degli sbandieratori.

Al termine della sfilata, discorso di apertura della festa e rievocazione n.1014 del Volo del becco: tradizione pontormese in uso dall’anno 780 fino al 1786.
Alle 21.30 nel giardino dentro le mura, serata di intrattenimento con l’artista Kagliostro. Mentre in piazzetta dell’Uccello alle 21.30 il concerto di Andrea Maestrelli. Dalle 21 intrattenimento musicale itinerante con Il Trio Treno dell’Appennino.

Domenica 6 settembre, secondo e ultimo giorno di Pontorme in festa 2015: alle 10 si apriranno le porte del borgo, con l’esposizione dei volatili a cura dell’Antica falconeria Toscana. Nel giardino dentro le mura sarà allestito un mini zoo a cura di Riccardo Scappini, alle 11 celebrazione della messa solenne.
Nel pomeriggio alle 17, in piazza San Michele Arcangelo, si svolgerà uno spettacolo per bambini animato da Alessandro Gigli.

I festeggiamenti proseguono alle 18.30 con lo spettacolo dei volatili sempre a cura dell’Antica Falconeria Toscana. Mentre alle 21.30 la serata sarà musicale con il gruppo Gli Amici del Chianti che proporranno un repertorio di canzoni popolari fiorentine. In piazzetta dell’Uccello alle 21.30 ci saranno i Little Italy in concerto e nel corso della serata intrattenimento musicale della Dixie Jazz band.

In entrambi i giorni della festa sarà presente il tradizionale mercatino di arti e mestieri con dimostrazioni, come la lavorazione del vetro, della ceramica, del vimini. Inoltre, mostra fotografica ‘Pontorme com’era’ nella sede della associazione Borgo Pontormese. Per tutto il corso della manifestazione resterà eccezionalmente aperta la ‘Casa del Pontormo’.

In piazza Marchetti sempre attivo uno stand gastronomico.

Lunedì 7 settembre si terrà la tradizionale cena di chiusura della festa. Grande Cena Cenciaiola in piazza Marchetti con lotteria a scopo benefico.

 

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Presentazione del libro “Empoli Scomparsa”

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Giovedì 25 giugno la Compagnia di San Michele ha riaperto le sue porte per tornare a parlare del volume “Empoli scomparsa” recentemente pubblicato da Editori dell’Acero.

La tappa pontormese non è casuale: la storia del nostro borgo ha molti aspetti che l’autore, Carlo Pagliai, intende approfondire.

Le belle immagini presenti nel libro illustrano due scorci della Pontorme di inizio Novecento, con i suoi edifici di origine medievale lungo la via Fiorentina e il ponte ottocentesco sull’Orme da cui deriva il toponimo dell’antico castello.

Proprio intorno a quel ponte, poi minato dai tedeschi e ricostruito nel dopoguerra, si è incentrato l’incontro di giovedì sera.

La più interessante divagazione sulla “Pontorme scomparsa” parte infatti dalla spalla destra di quel ponte, quella che guarda Empoli, dove alcune fonti ricordano la presenza di un antico arco o porta di accesso al castello.

Tra le varie testimonianze che indicano l’esistenza di questo misterioso elemento architettonico la più antica si trova proprio qui, nella chiesa di San Michele arcangelo a Pontorme, nella cappella del Battesimo a destra dell’altare maggiore.

Il fonte quattrocentesco reca uno stemma ancora in buono stato di conservazione dove si vedono il ponte e una sorta di arco “moncato” sormontato da arbusti incolti, vegetazione spontanea come quella che – se si alza lo sguardo – è raffigurata anche sulle rovine architettoniche dipinte nell’affresco sulla parete della cappellina.

Un dettaglio che non può essere solo casuale e sul quale Pagliai ha invitato i presenti a soffermare lo sguardo. Proprio perché la storia, a ben vedere, è scritta nei dettagli che ogni giorno abbiamo sotto gli occhi.

Basta solo saperli leggere.

Si ringrazia l’autore, Carlo Pagliai, per aver espresso il desiderio di presentare il suo lavoro anche a Pontorme e per aver colto l’occasione per tornare a parlare del Borgo.